domenica 9 luglio 2017

Sogno di un cantastorie...
Domenica scorsa me ne andavo tranquillo, tranquillo a gironzo per Burolo, quando un'ebriante profumo d'oriente mi ha accalappiato e trascinato nel giardino del Castello Basso e qui la visione: una fanciulla di viola vestita, cantava con magia tra le piante secolari. Ho provato ad avvicinarmi, ma lei si sdoppiava, scoloriva... evanescente come un sogno ...
Certo la curiosità era tanta e come me erano curiosi anche i miei giovani amici, che nel frattempo si stavano radunando nel cortile, ma purtroppo il nostro misterioso personaggio, rivelatoci col nome di Merlina (di giorno) e Morgana (di notte) è riapparso ancora per poco e poi sparito
Ma bambini coraggiosi ne abbiamo a volontà e abbiamo intrapreso una corsa senza sosta per le vie della vecchia Burolo alla sua ricerca.
In piazza un losco figuro ci ha bloccati: presentatosi come il guardiano del Burnel ci ha proposto una prova di forza, per capire se davvero eravamo in grado di affrontare le sfide che ci attendevano nella ricerca di Merlina, sua amica e confidente...
Prova superata unendo le possenti braccia di più di trenta bambini, quasi ribaldando il povero guardiano, che a quel punto ci ha guidato verso via Garibaldi...
In un lampo i bambini arrivati al primo cortile della vecchia via, si sono trovati dinnanzi a una bizzarra coppia di.... ORCHI. Ma manco a dirlo, nessuna esitazione da parte dei nostri bambini coraggiosi, che superato il pregiudizio di vedere il male nell'uomo nero, anziano, hanno avuto il coraggio di avvicinarsi e chiedere notizie di Merlina... e abbiamo fatto bene, perchè sotto l'aspetto burbero e minaccioso i 2 orchi si sono rivelati gentili e premurosi, così tanto da accompagnarci verso Merlina...
Ragazzi, "l'avventura" si faceva sempre più ripida, qualche mamma col passeggino rimaneva indietro, ma i primi instancabili piccoli esploratori correvano, correvano, correvano...
E siamo arrivati a un altra magica fontana o almeno così sembrava, perchè c'erano accovacciate dentro 2 fatine mascherate: Aria e Acqua. Pensavamo buone e gentili e collaborative, ma si riveleranno 2 sfingi con mille domande e indovinelli: ecco la prova di arguzia! Dopo la forza, il coraggio ora i bambini devono dimostrare la loro intelligenza. Nessun problema, siamo in tanti e le risposte vengono sparate a mitraglia.




La corsa riprende, anche perchè il profumo inebriante della magia di Merlina si faceva sempre più forte e ora avevamo anche 2 fate che ci accompagnavano. Ma acciderbolina, ancora più ripida si faceva la nostra strada... 
E finalmente intravediamo dei lumini, della musica che viene dal vecchio Mulino. Bussiamo? Non bussiamo?
Ma che ve lo dico a fare, a momenti i nostri eroici bambini divelgono il portone. All'interno ci accoglieva una suadente melodia in un giardino fatato, dove appariva dal balcone.... una mugnaia. Ebbene sì, anche Burolo ha la sua mugnaia: spledida e radiosa ci proponeva una prova di canto, guidata dalla sua amica vestita d'oro e dai musici del mulino. Ecco allora che partiva un coro di bambini, fate, orchi e musici dirompente, conquistando la fiducia della mugnaia che per premio decideva di guidarci verso Merlina, che poco prima era passata dal suo mulino per rifocillarsi.


 Così la nostra ricerca continuava, ma ora ci guidava la signora del mulino e ovviamente sempre in salita! Ma appena girato l'angolo ci ha sorpreso un roboante batter di tamburi. 
Forte, sempre più forte, sembrava venir dalle vigne in cima al paese. I bambini si tuffano letteralmente trai i filari dove scovano il mago dei tamburi: il ritmo diventava sempre più incalzante e ci invitava a ballare, ecco allora svelato il mistero, dovevamo fare un cerchio di danze magiche per avere l'ultimo indizio e avremmo finalmente trovato Merlina


Non ci restava che prendere le stelle luminose regalateci dai personaggi e affrontare il bosco, anche se ormai erano calate le tenebre e dovevamo inoltrarci al buio. Qualche bambino coraggioso si è tirato indietro? Neppure uno, solo l'orco aveva un po' di paura...
Ma anche quest'ultima prova ha dimostrato che davvero i bambini volevano conoscere Merlina
/Morgana, perchè alla fine le hanno trovate proprio nel cuore del castagneto. Erano felici Morgana e Merlina, perchè dopo aver attraversato mari e deserti, scappando da terre povere e in perenne lotta, non erano sicure di trovare calore e amicizia a Burolo, ma la strenua lotta dei bambini, tutte le prove superate sono stata la dimostrazione inconfutabile della voglia di conoscenza e amicizia che hanno i bambini a Burolo!






Premiati da Merlina e Morgana, tutti insieme siamo scesi nel paese a rifocillarsi con le leccornie gentilmente offerte dalla generosa Pro Loco di Burolo!

 


martedì 4 luglio 2017

Riflessioni di un orco (lunedì 3 luglio)

Si parlerà poi più ampiamente di questa iniziativa del gruppo di redazione del giornalino di Burolo "Merlina" 
Due luglio, rappresentazione itinerante di una favola per le vie del paese. Ora a caldo alcune riflessioni di un "orco".
C'erano tanti bambini con i propri genitori e i nonni. Quelle grida, quegli sguardi eccitati, li ho ancora nelle orecchie e nella mente. 
E' incredibile la potenza, la forza del ricordo della nostra infanzia. Sono obiettivamente passati tantissimi anni, ma il ricordo rimane indelebile. forse la misura del tempo non è il giorno, l'anno, l'ora, ma la passione, la gioia, l'incertezza, il timore, la tenerezza, l'ingenuità, la curiosità. L'infanzia conteneva tutte queste emozioni, ma indipendentemente da come si sono vissute, rimangono dentro di noi, come volessero guidare la nostra esistenza. Non ho nessun dubbio, l'infanzia è un "valore" e come tale va protetto. 
Sono nonno da tanti anni e i miei meravigliosi nipoti Emma e Oscar hanno ormai sedici e diciotto anni e vivono lontani da Burolo. 
Ieri l'orco e l'orchessa si sono trovati circondati dalla gioia di quei bambini, Erano tanti e molto determinati, hanno invaso il cortile, avevano fretta, dovevano trovare Merlina e Morgana. Le hanno poi trovate verso sera al compimento di un percorso. Mi sono sentito un po' orco e un po' nonno, i bambini sono eccezionali.
Non credo che in una società così complessa si possa essere felici, credo però che si possano avere dei momenti di felicità e ieri sera io ero felice.

Ennio Mucelli