mercoledì 14 febbraio 2018

Con tutti i poveri che abbiamo...

Non so se è capitato anche a voi in qualche mattina d’autunno- inverno di vedere nel cielo vaste striature biancastre in direzione di Novara. Un ascia lunga e stretta, come binari, che percorre molti chilometri, distesa sulla pianura per poi disperdersi.
Più volte l’ho guardata incuriosito, mentre camminavo speditamente tra le colline e mi son chiesto cosa potesse mai essere. Una nube? Impossibile; un aereo a reazione, neppure, troppo larga ?… e invece si ho scoperto che si trattava proprio di un aereo a reazione ma non passeggeri, era il famigerato cacciabombardiere F 35.
Quella scia biancastra che a prima vista poteva avere persino un tratto poetico, in realtà era un enorme uccello di morte incombente sulla pianura che da qui si vedeva così bene: l’aereo evidentemente faceva esercitazioni.
Quando ho capito di cosa si trattava mi son venuti foschi pensieri: ma l’Italia non “ripudia la guerra” a mente della nostra Costituzione? E questi sono assolutamente aerei offensivi, come le portaerei di cui già ci fregiamo.
Con tutta i poveri che abbiamo ci prendiamo il lusso di spendere decine di miliardi non solo per comprarli ma per mantenerli. Quanti bambini potremmo nutrire curare con un’ora di volo di un F35 visto che vale tra i 60 e 70 mila Euro?
Eppure quasi nessun partito si oppone a questo scialo di denaro e di morte.

Luigi Giario



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