Come
mai questa novità?
Dopo
l’approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’istituzione
del registro comunale De.C.O. è stata avviata da parte
dell’Amministrazione la procedura per il riconoscimento di questo
piatto tipico della tradizione carnevalesca.
Procedura
molto lunga e laboriosa che ha avuto inizio nel 2016 e che ha
richiesto in primis la ricerca di notizie inerenti la storicità di
questo piatto per la popolazione burolese.
Eccone
un breve estratto.
“L’inizio
della Storia dei fagioli grassi a Burolo con la relativa festa del
Carnevale non è nota. Sicuramente dopo il 1600 quando il Paese passò
definitivamente sotto il dominio dei Savoia e probabilmente alla fine
del 1800, come da memoria storica della sig.ra Cominetto Maria
ved.Chiej centenaria Burolese, che nei suoi ricordi da sempre ha
sentito parlare i genitori e gli anziani di questo piatto
caratteristico.
La
raccolta dei fagioli veniva organizzata a Burolo da un Comitato che,
15 giorni prima della data fissata per la festa, accompagnato dalla
Banda Musicale passava per le case a raccogliere vino, salami, lardo,
ossa derivate dalla lavorazione del maiale e ovviamente fagioli”.
Non
solo storia, ma anche ingredienti, preparazione e cottura sono stati
dettagliamente descritti nella richiesta.
Ultimo,
ma per questo non meno importante, il logo: la scelta fatta è stata
quella di utilizzare l’antico simbolo di Burolo proprio per
ricordare meglio le tradizioni.
È
stato, inoltre, necessario, istituire una commissione formata dai
signori Doriano Regruto (chef e presidente dell’Associazione
Ristoranti della tradizione canavesana), Adriano Albi (esperto e
conoscitore della cucina burolese), Andrea Gannio Vecchiolino
(consigliere comunale), Loredana Aprato (delegata Club Papillon Ivrea
e Canavese ) che valutata la domanda pervenuta dal
Presidente
del gruppo fagiolari di Burolo ha
espresso parere favorevole al piatto tipico proponendone alla Giunta
l’iscrizione al registro.
La
De.C.O. non deve essere confusa con marchi quali DOP o IGP, ma è
comunque un riconoscimento di qualità, certificazione e di
attestazione di un forte legame tra questo prodotto culinario e il
territorio comunale.
Burolo
risulta essere il primo Comune del Canavese ad avere un
riconoscimento di questo tipo.
Un
valore aggiunto per il Nostro paese
che permette di promuovere il nome di Burolo come richiamo verso un
turismo di nicchia che ama queste particolarità.
Un
grazie al gruppo dei Fagiolari che con la loro maestria ogni anno
rinnova la tradizione di questo straordinario piatto di origine
contadina, molto gustoso, ideale da assaporare per far riscoprire i
ritmi lenti della vita.
Simona
Ottino e Monica Billia
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RispondiEliminaLa prerogativa per la De.C.O.è quella di ritrovarsi in determinate caratteristiche (ingredienti), tipicità (come viene preparato), storicità (da quanto viene proposto e cucinato). Non è un prodotto, ma un piatto tipico del Territorio. La tipicità di quello preparato a Burolo, sta nella ricetta e nella preparazione e si basa su documentazione realizzata con ricerche e testimonianze (se non avesse avuto questi requisiti non avrebbe ottenuto la denominazione). Il prodotto si associa a Burolo, nel momento in cui il piatto viene preparato con le stesse caratteristiche che sono state assegnate e riconosciute nell'attribuzione della De.C.O.
EliminaLa De.C.O non è una valorizzazione culturale, ma serve a promuovere tipicità che sono parte di una cultura quella contadina, infatti l'origine risale a quando ogni famiglia possedeva un maiale.
Simona e Monica
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