La corsa dei primi quattro anni, tra salite e discese

I
primi mesi sono stati molto impegnativi, perché tutto era nuovo e
non c'è stato un “passaggio di
consegne ” da parte del suo predecessore Ma ci ha
raccontato di averli superati con soddisfazione grazie all'aiuto del
Segretario, dei dipendenti comunali e del Vice Sindaco.
Un'altra grande difficoltà è stata rappresentata dai
tagli ai trasferimenti statali e regionali ai comuni, quasi 240 mila
euro in quattro anni e la vera sfida è stata quella di mantenere i
servizi senza aumentare i tributi locali. Il rapporto con i Burolesi
che pensano che anche la pressione dell'acqua di casa sia competenza
del Sindaco, ma anche la soddisfazione di essere al centro di una
comunità. Chi usa toni forse troppo saccenti e chi invece è più
disponibile al dialogo, insomma c'è di tutto un po'.
Proprio sul tema della comunicazione con i cittadini gli
abbiamo chiesto cosa è stato fatto fino ad ora. Ci ha ricordato che
c'è la possibilità di iscriversi alla mailing-list del comune
lasciando il proprio indirizzo e-mail in municipio, così come la
possibilità di attivare gratuitamente Alert-system. Comunicando il
proprio numero di telefono si riceverà tramite una registrazione
vocale l'avviso di possibili interruzioni dei principali servizi
comunali.
Abbiamo poi parlato delle opere pubbliche realizzate.
Sono stati demoliti i muri di contenimento del ponte sul rio Reale
alla Maddalena e ricostruiti i vecchi muri che, per un tratto prima
del ponte, bordavano la strada. Questi interventi non sono costati un
euro alle casse comunali, perché finanziati interamente dalla
regione con i contributi delle passate alluvioni.
Rimane ancora sospesa la querelle giudiziaria con la
SMAT per la gestione dell'acquedotto comunale. Burolo non vuole
correre il rischio che la sua acqua perda la purezza e aumenti il
costo per i contribuenti in una gestione aziendale di SMAT. Le
pratiche sono al momento ferme per lungaggini burocratiche.
Confidiamo in questi ritardi per goderci la nostra ottima acqua.
La fine dell'anno vedrà finalmente l'approvazione
definitiva del nuovo piano regolatore, che è in gestazione ormai da
quasi dieci anni. Ereditato dalle amministrazioni precedenti, il
Sindaco ci assicura che dopo un lungo confronto con la regione,
finalmente arriverà al traguardo.
L'abbattimento dell'edificio abusivo in Via Garibaldi è
stato possibile dopo un lungo e complesso iter burocratico, iniziato
già dalle amministrazioni precedenti. Il piccolo ecomostro
troneggiava nel centro storico del paese, deturpandolo, ora al suo
posto ora sorge una piazzetta con due posti auto e un giardinetto con
due panchine. La piazzetta verrà inaugurata e intitolata ai “Musici
Burolesi”.
I rapporti con i Sindaci dei comuni limitrofi sono
buoni, ma il giudizio di Franco Cominetto sulla “Unione della
Serra” non è molto positivo. I servizi in condivisione sono pochi
e non vi è per il futuro in progetto la condivisione di altri. Lo
Stato incentiva l'accorpamento di più comuni concedendo cospicui
contributi. Il nostro Sindaco non ritiene praticabile questa via
perché rischierebbe di far perdere l'identità storico-culturale ai
burolesi. Ricorda che la divisione di Burolo da Bollengo,
precedentemente uniti dal regime fascista, ha permesso alle due
amministrazioni di crescere autonome e indipendenti senza difficoltà.
Abbiamo anche affrontato il doloroso tema del trasferimento della
scuola elementare ad Albiano, resa inevitabile dal fatto che a Burolo
i bambini non erano sufficienti per tenerla aperta. Le pluriclassi
non erano una soluzione e Bollengo non aveva posti disponibili.
L'edificio è ormai da poco più di un anno e mezzo utilizzato, in
comodato d'uso, dalla associazione “Sillaba”, che ha una
convenzione con ASL. Pagano luce, gas e accolgono gratuitamente
alunni di Burolo che dovessero avere bisogno dei loro servizi.
L'associazione Sillaba si occupa di aiutare bambini con problematiche
diverse e la loro professionalità sembra ormai molto apprezzata
dalle famiglie del territorio.
Dal punto di vista finanziario questi quattro anni di
amministrazione non hanno visto grosse problematiche, non vi è stato
neppure bisogno di rinegoziare i mutui ancora attivi e si è sempre
chiuso in pareggio. Un po' diversa la situazione del personale,
perché purtroppo non si potrà sostituire Diego , stimato
cantoniere, mancato pochi mesi fa. La normativa nazionale non lo
permette e anche la sostituzione del personale in maternità o in
malattia è sempre molto critica, perché i costi ricadono
completamente sulle casse comunali e non c'è contribuzione da parte
dell'INPS.
Avremmo voluto fare ancora tante domande, ma il tempo è
volato. Se però l’articolo vi è piaciuto, scriveteci e torneremo
per una seconda puntata!
Giovanni Repetto
Ennio Mucelli
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