mercoledì 21 febbraio 2018

De.C.O per i fagioli grassi


Sulle locandine che annunciavano le manifestazioni in occasione del Carnevale del 28 gennaio oltre al logo del Comune e a quello dei fagiolari ne è comparso un nuovo: quello della De.C.O
Come mai questa novità?
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’istituzione del registro comunale De.C.O. è stata avviata da parte dell’Amministrazione la procedura per il riconoscimento di questo piatto tipico della tradizione carnevalesca.
Procedura molto lunga e laboriosa che ha avuto inizio nel 2016 e che ha richiesto in primis la ricerca di notizie inerenti la storicità di questo piatto per la popolazione burolese.
Eccone un breve estratto.
L’inizio della Storia dei fagioli grassi a Burolo con la relativa festa del Carnevale non è nota. Sicuramente dopo il 1600 quando il Paese passò definitivamente sotto il dominio dei Savoia e probabilmente alla fine del 1800, come da memoria storica della sig.ra Cominetto Maria ved.Chiej centenaria Burolese, che nei suoi ricordi da sempre ha sentito parlare i genitori e gli anziani di questo piatto caratteristico.
La raccolta dei fagioli veniva organizzata a Burolo da un Comitato che, 15 giorni prima della data fissata per la festa, accompagnato dalla Banda Musicale passava per le case a raccogliere vino, salami, lardo, ossa derivate dalla lavorazione del maiale e ovviamente fagioli”.
Non solo storia, ma anche ingredienti, preparazione e cottura sono stati dettagliamente descritti nella richiesta.
Ultimo, ma per questo non meno importante, il logo: la scelta fatta è stata quella di utilizzare l’antico simbolo di Burolo proprio per ricordare meglio le tradizioni.
È stato, inoltre, necessario, istituire una commissione formata dai signori Doriano Regruto (chef e presidente dell’Associazione Ristoranti della tradizione canavesana), Adriano Albi (esperto e conoscitore della cucina burolese), Andrea Gannio Vecchiolino (consigliere comunale), Loredana Aprato (delegata Club Papillon Ivrea e Canavese ) che valutata la domanda pervenuta dal Presidente del gruppo fagiolari di Burolo ha espresso parere favorevole al piatto tipico proponendone alla Giunta l’iscrizione al registro.
La De.C.O. non deve essere confusa con marchi quali DOP o IGP, ma è comunque un riconoscimento di qualità, certificazione e di attestazione di un forte legame tra questo prodotto culinario e il territorio comunale.
Burolo risulta essere il primo Comune del Canavese ad avere un riconoscimento di questo tipo.
Un valore aggiunto per il Nostro paese che permette di promuovere il nome di Burolo come richiamo verso un turismo di nicchia che ama queste particolarità.
Un grazie al gruppo dei Fagiolari che con la loro maestria ogni anno rinnova la tradizione di questo straordinario piatto di origine contadina, molto gustoso, ideale da assaporare per far riscoprire i ritmi lenti della vita.
Arrivederci alla prossima fagiolata!

Simona Ottino e Monica Billia

3 commenti:

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    1. La prerogativa per la De.C.O.è quella di ritrovarsi in determinate caratteristiche (ingredienti), tipicità (come viene preparato), storicità (da quanto viene proposto e cucinato). Non è un prodotto, ma un piatto tipico del Territorio. La tipicità di quello preparato a Burolo, sta nella ricetta e nella preparazione e si basa su documentazione realizzata con ricerche e testimonianze (se non avesse avuto questi requisiti non avrebbe ottenuto la denominazione). Il prodotto si associa a Burolo, nel momento in cui il piatto viene preparato con le stesse caratteristiche che sono state assegnate e riconosciute nell'attribuzione della De.C.O.
      La De.C.O non è una valorizzazione culturale, ma serve a promuovere tipicità che sono parte di una cultura quella contadina, infatti l'origine risale a quando ogni famiglia possedeva un maiale.
      Simona e Monica

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