Un vero forno in terra cruda!
A Burolo esiste da qualche mese un vero
forno in terra cruda, che man mano che si usa sta diventando
terracotta e sabato 4 marzo abbiamo avuto il piacere di inaugurarlo
con una "pizzata" di paese. Gli amici della comunità di
Artaban hanno invitato i concittadini a cena a casa loro, al Castello
Basso, dove dalle cinque del pomeriggio era acceso il forno per
cuocere cento e più pizze.
Ma tutto è iniziato qualche mese
prima, quando a fine agosto si è costruito il forno durante un
corso di autocostruzione con materie naturali: prima si è dato vita
a un impasto di argilla, sabbia e acqua, che è diventato tale solo
dopo una vigorosa "danza" a piedi nudi, poi l'aggiunta di
paglia spezzettata, così da creare non solo un'ottima malta da
costruzione completamente "bio", ma anche un materiale
isolante (grazie all'aria contenuta nello stelo del grano).
E via, costruiti a mano i singoli
mattoni crudi, si è iniziato ad edificare, giro dopo giro, il
perimetro del forno. La volta è stata completata appoggiandola su
una mezza sfera di sabbia. Poi per isolare ulteriormente le pareti,
si sono disposte impacchi di paglia e barbottina (acqua e fango
praticamente) e diversi strati di bottiglie di vetro, ovviamente
vuotate da valorosi volontari, che con sacrificio si sono dedicati a
berne il contenuto alcolico le sere precedenti.
Così, tra una danza e un gioco di
assemblaggio, il forno è stato completato, pronto per la prima
asciugatura a temperatura ambiente e poi le prime accensioni per la
trasformazione in terracotta di tutto il forno... ed infine
finalmente le pizze!
A questo punto è doveroso un
ringraziamento speciale agli amici della comunità Artaban per
l'accoglienza e le pizze e un ringraziamento anche a tutti i
commensali (eravamo più di cento!), che con il loro contributo
permetteranno la sistemazione di alcune stanze del Castello Basso,
che saranno utilizzate come foresteria per l'accoglienza dei
pellegrini della via Francigena, gli Scout e altri gruppi che
vorranno condividere con la comunità un pezzetto del castello.
Qualcuno si è "scordato" di lasciare il proprio contributo
la sera della pizzata, può porvi rimedio con una busta nella
cassetta delle lettere al Castello Basso.
Per il futuro gli abitanti della
comunità Artaban pensano di accendere il forno periodicamente,
ospitando per chi lo vorrà, un po' di spazio per cuocere il proprio
pane, come si usava fare una volta nei paesi e borgate di montagna...
Giovanni R.
Giovanni R.
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